"La Gioconda" rinasce al Prado
Da pochi giorni è stato presentato il restauro della "sorella" della Gioconda. Il ritratto forse più famoso del mondo ha infatti molte copie in giro per i musei del mondo, ma nessuna di queste copie riveste l'importanza della tavola del Prado.
Considerata per secoli una tarda copia di mano fiamminga poiche`dipinta su legno di quercia, la tavola è rimasta sempre un poco in disparte, come una curiosità ma nulla piu`.
Ma il recente restauro ha portato sorprendenti novità. Innanzitutto ripulendo lo strato pittorico sono venuti fuori dettagli impensabili, la tavola ha gli stessi pentimenti dell'originale di Leonardo, le misure delle due tavole sono praticamente identiche, la copia chiaramente è di qualità infinitamente piu`bassa ma permette di notare dettagli come le sopracciglia della ritratta o le linee del paesaggio, quasi invisibili sull'originale.
E poi la grande scoperta: la tavola usata non è di quercia ma di noce, esattamente il legno utilizzato dai pittori fiornetini in quegl'anni. Prende dunque quota l'ipotesi che sia un "doppione" del celebre ritratto di Lisa Gherardini, dipinto negli stessi anni da due dei pupilli favoriti del genio fiorentino, ovvero Andrea Salai, che poi diverrà suo amante, e Francesco Melzi. Un opera dunque dipinta osservando il maestro che la dipingeva, seguendone le mosse ed i trucchi.
Se sia vero o solemente una affanscinante ipotesi poco importa, la "Gioconda del Prado" è ormai già un piccolo caso nel mondo dell'arte e già si è guadagnata un posto d'onore, sarà presto esposta al Louvre proprio accanto all'originale del genio!
Cosa può fare un semplice lifting...
Comments
Post a Comment