Allestimento: una "Mostra Impossibile" a Torpignattara (allestimento a cura di Christiaan Santini e Luca liberatoscioli)






Al VI municipio una mostra virtuale al servizio di tutti
di Caludio Strinati
Ministero per i Beni e le Attività Culturali

Questa mostra è il frutto di una passione autentica e di una dedizione assoluta per l’arte. Essa è stata definita “impossibile” perché le meravigliose opere che ci fa vedere nono sono presenti nella loro realtà materiale. Ma, in effetti, la mostra esiste e ci fa comprendere proprio questo semplice concetto: quanto sia bello per ciascuno di noi poter vedere riproduzioni di questo livello che dimostrano una competenza tecnica veramente ammirevole messa al servizio di tutti. Per chi, come me, ha dedicato tanta parte della sua vita agli studi d’arte ed alla attività museale, è motivo di vero orgoglio vedere concretizzato con il progetto del VI Municipio curato da un grande amico e collega come Rocco Antonio Trabucco, ed al contempo il poter presentare l’evento.

(intervento tratto dalla brochure di presentazione dell'evento)


La riproducibilità dell’arte come mezzo di conoscenza
di Christiaan Santini

Dal Rinascimento a Caravaggio è una mostra impossibile. Una esposizione di fotografia d’arte digitale che riproduce e riunisce alcuni tra gli immensi capolavori conservati dal Polo Museale Romano: le Gallerie Borghese, Barberini, Corsini e Spada.
La scelta di proporre queste riproduzioni ad altissima definizione di dettagli e con le giuste tonalità di colore ha il duplice scopo di mostrare il bello fuori dalle Gallerie che lo conservano e, spingendo lo spettatore a riflettere sulle potenzialità di queste “copie”, incoraggiarlo alla conoscenza insostituibile degli originali.
Claudio Strinati a presentazione della prima mostra impossibile - tenutasi a Castel S. Angelo nel 2003 - che riuniva oltre cinquanta riproduzioni digitali di opere del Caravaggio scriveva: “siamo in una società che ha assoluto bisogno di riproduzioni di ogni tipo, che si nutre di surrogati di ogni genere, e che cerca poi, nei suoi livelli più alti, il contatto rinnovato con tutto ciò che appaia vero e naturale, avendo la necessità di fare arrivare le comunicazioni attraverso i grandi mezzi di riproduzione di massa”. Noi conosciamo la grande arte principalmente attraverso riproduzioni di ogni genere, ma ne memorizziamo i dettagli distrattamente, essi fuggono con la stessa velocità con la quale ci si sono parati davanti agli occhi. La facile riproducibilità e accessibilità è una ricchezza se non ci limita ad una conoscenza superficiale e feticcia.
Questa esposizione ci offre la possibilità di soffermarci sui capolavori presentati, come faremmo davanti all’originale, osservando opere d’arte che non sono presenti nella loro realtà materiale ma si mostrano, grazie all’eccezionale qualità digitale della riproduzione, in tutte le loro caratteristiche di colore e forma. La fruizione facilitata proposta non ha la pretesa di essere una alternativa al museo tradizionale né di sostituirsi all’esperienza di ammirare l’esemplare unico. La sfida dell’Art Enterprises, che cura l’evento e la distribuzione di questo preziosissimo materiale, è di portare la grande arte, “nell’epoca della sua riproducibilità digitale”, a chiunque ed in qualunque luogo per valorizzarla ed incoraggiare alla conoscenza degli originali, avvicinando più pubblico possibile a quell’incredibile patrimonio artistico che è fondante per la cultura del nostro paese. Una mostra impossibile può infatti essere facilmente riproposta in luoghi diversi e, vista la varietà delle opere digitalizzate, permette di ripetere l’esperienza ordinando il materiale per artisti, per temi, per epoche o per ogni altro possibile approfondimento a seconda delle finalità.
Le opportunità di promozione e conoscenza dell’arte in Italia, anche in ambito didattico, vanno ad affiancarsi al semplice piacere di trovarsi di fronte ad un capolavoro, seppur in riproduzione.

Il progetto Art Enterprises nasce da un’idea e dalla dedizione di Antonio Rocco Trabucco. Ogni mattina - per due anni, prima dell’apertura al pubblico - egli ha ritratto ogni angolo di questi grandi musei costruendo un incredibile repertorio fotografico di oltre mille pitture, marmi e stucchi che, rielaborato in digitale per essere stampato su diversi tipi di supporti, è ora a disposizione dei visitatori e rende possibile questa mostra impossibile.

Una piccola grande opportunità
di Luca Liberatoscioli

Nella prestigiosa cornice della Sala consiliare del VI Municipio si ripete a distanza di due anni l’esperimento di “Una Mostra Impossibile” che renderà possibile vedere alcuni dei più grandi capolavori d’arte appartenenti alle collezioni dei maggiori musei romani direttamente a Torpignattara attraverso un’esclusiva e fedele riproduzione fotografica.
L’obiettivo principale è quello di catturare l’attenzione dei cittadini attraverso l’ irripetibile possibilità di ammirare, gratuitamente, i lavori di maestri del calibro di Raffaello e Caravaggio in un percorso artistico nella bellezza che non può che arricchirci personalmente; la speranza in questo senso è quella di riuscire a superare il già più che discreto numero di spettatori registrato nella scorsa edizione.
Sarebbe bello che l’esposizione diventasse una piccola ma significativa opportunità per l’intero quartiere. Torpignattara è infatti oggi caratterizzata da un’eterogeneità di culture e di popolazioni diverse che si le conferisce un respiro internazionale, avvicinandola ai quartieri delle grandi capitali mondiali come Londra, Parigi e New York, ma presenta anche delle difficoltà di coesistenza non ancora risolte.
E’ importante rendersi conto che questa vocazione cosmopolita del quartiere deve essere guardata come una vera e propria risorsa sulla strada che porta a un auspicato e quanto mai opportuno nuovo “Rinascimento” in questo territorio così carico di cultura.
“Una Mostra Impossibile” porta la bellezza più sublime dell’arte nel cuore del quartiere, una bellezza universale che non ha né bandiera né etnia. Pensiamo per esempio a La Fornarina dipinta da Raffaello per rendere immortale l’immagine a lui cara di una donna che probabilmente egli amò, oppure alla bellissima Venere dipinta dal fiammingo Lucas Cranach, omaggio appassionato alla grazia femminile e all’amore.
La bellezza da sempre riesce a commuovere e ad unire. L’auspicio è che nel suo piccolo questo evento riesca a far si che questo accada ancora una volta, qui ed ora.

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